Sea Of Thieves Recensione

La X segna sempre il punto in cui scavare...ma bisogna trovarla!

Sea of Thieves l’ho letteralmente visto nascere: questo progetto lo seguo, testo e gioco attivamente da circa un anno e ogni settimana un report a RARE mi ha dato l’opportunità di restare in contatto col team e con lo sviluppo del progetto. Il prototipo che pochi conoscono (nome in codice “Athena“) era un sandbox piratesco che coinvolgeva unicamente delle ciurme in battaglie navali, con la possibilità di sbarcare per rifornirsi o combattere a terra.
Sea of Thieves oggi è un’avventura completamente libera, un nuovo tipo di esperienza multiplayer in cui divertirsi, trovare tesori, diventare il pirata che abbiamo sempre voluto essere!
Essere un pirata in questo openworld può sembrare spiazzante i primi minuti, in cui ammiriamo lo splendido mare tutto intorno a noi e nessuna bussola ci dice dove potremo trovare un’avventura degna. Ed è proprio questo il punto cruciale: l’avventura dobbiamo plasmarla noi stessi!

I primi test di svariati mesi fa, senza nemmeno una UI definita, mi avevano spaventato e lasciato molto perplesso: la sensazione di smarrimento e di “ora cosa dovrei fare?” era fortissima e sebbene la sola esplorazione riusciva a tenerti incollato allo schermo per ore non era ben chiaro lo scopo del gioco e la maniera in cui i player avrebbero collaborato fattivamente.
Serviva un obiettivo da perseguire, una missione.
Per questo esistono tre Compagnie Commerciali che richiedono i nostri servigi per i loro scopi: una richiederà il recupero di forzieri, tesori ed affini, affidandoci enigmatiche mappe e indovinelli da risolvere, una ci indicherà le isole in cui pirati non morti sono stati avvistati richiedendoci di riportare intatti i loro teschi, mentre la terza richiederà di fare consegne speciali in apparenza meno avventurose, quali banane, polli o maialini di vari colori!
Ognuno di questi incarichi può essere relativamente breve o tenerci in mare per “giorni”, includendo più spostamenti o complicandosi strada facendo a causa di imprevisti scontri con altre ciurme di pirati: in questo senso si creano fin da subito delle avventure in cui è necessario cooperare per sfangarla, usare un pò di ingegno e sempre col sorriso stampato in faccia!
La mappa di gioco è suddivisa in aree come “The Ancient Isles” o “The Wilds” o ancora “The Shores of Plenty“: in queste aree troveremo vegetazioni differenti, zone più selvagge e ricche di nemici (The Wilds), zone più rigogliose (Shores of Plenty) e zone decisamente misteriose con un sacco di indizi circa un’antica Civiltà (Ancient Isles) di cui si sà ancora ben poco…
Relitti sommerci, rifugi abbandonati e strane iscrizioni lasciano presagire che molti contenuti non sono ancora presenti nel gioco e questo non fa altro che aumentare il prurito e la curiosità di scoprire cos’altro si cela in questo vasto oceano virtuale.

Alcuni dei pirati possibili…le personalizzazioni renderanno unico il nostro alter-ego!

Ma bando alle ciance: creare il pirata dei nostri sogni sarà il primo step: grazie al prodigioso Infinite Pirate Generator (IPG) potremo generare pirati d’ogni foggia, sesso ed età, salvare dei “preferiti” e alla fine decidere quello che più ci piace! Niente noiosi slider per definire le esatte dimensioni del naso o la distanza fra gli occhi: nossignore! Il nostro pirata sarà unico e inimitabile e potrà essere personalizzato cosmeticamente in vari modi successivamente, una volta nel mondo di gioco.
Potremo cambiare vestiti, barbe, baffi, capelli, bende, uncini, cappellacci e gambe di legno..tutto quanto un pirata alla moda possa desiderare insomma!

Subito dopo aver creato il nostro scorbutico alter-ego saremo catapultati nella taverna di un avamposto casuale, punto di ritrovo social di ogni pirata amante di grog che si rispetti.
Qui potremo apprendere subito del Codice del Pirata e altre preziose informazioni, ma fuori dalla porta della taverna c’è un intero mondo di opportunità di fama e gloria!

Le navi disponibili da subito saranno di due fogge: il Galeone e la Sloop. Il galeone ospita 4 giocatori (anche sei preview test un quinto si univa “illegalmente” alla crew…possibile ma scomodo da attuare), mentre la Sloop è adatta ai lupi solitari o a chi vuole fare una coop a 2 giocatori. Inutile sottolineare che il Galeone è grande, ha due piani più il ponte, tre alberi maestri e otto cannoni, mentre la Sloop è piccola, con una sola veda, una coppia di cannoni e un piano per imbarcare provviste. D’altrocanto è un pochino più veloce e molto più maneggevole…tenetene conto.
Viaggiare da soli porta alcuni vantaggi circa la decisione della rotta e della missione da intraprendere (oltre a ridurre drasticamente i possibili ammutinamenti!!!), ma dopo le prime missioni potremmo imbatterci in tanti scheletri assetati di vendetta ed essere da soli in queste situazioni non darà un esito molto allegro…
Ricordatevi che una nave, piccola o grande, va gestita continuamente: parte del viaggio sarà dedita alla cura della nostra preziosa imbarcazione.
Tracciare la rotta, gestire il timone, angolare le vele (di continuo, il vento cambia direzione!), riparare eventuali falle e svuota la stiva dall’acqua saranno solo alcuni dei compiti in cui vi imbatterete!
Raccogliere e stivare provviste è un’altro task importante a cui badare prima d’ogni viaggio: rifornitevi di banane, assi per le riparazioni e palle di cannone per gli scontri. Il grog invece, quello non mancherà mai!
Naturalmente la nave può essere assalita, cannoneggiata, bucherellata e anche…riparata! Se imbarca acqua correte sotto coperta a tappare le falle e svuotate l’acqua fuoribordo! In fretta! Se la nave dovesse affondare però…non temente: una sirena arriverà con un beacon di fumo verdognolo e vi trasporterà istantaneamente alla nuova nave pronta per voi.
Attorno a queste creature marine ruota il mistero più grande del gioco: da dove vengono? Perchè ci aiutano? Sono connesse ad alcuni templi sommersi che non sono neppure segnati sulle mappe? Alcuni indizi paiono confermarlo…

Fortunatamente il gioco è studiato e strutturato per farci cooperare in allegria, senza accorgercene neppure: i membri dell’equipaggio saranno volenterosi marinai se al termine del viaggio li aspetta un lauto tesoro (il bottino spetta a tutti), quindi è interesse comune che la barca non affondi lasciando galleggiare tutti i tesori raccolti fino a quel momento in balia di altri avidi pirati!
Una sosta agli avamposti a scaricare i bauli e incassare i dobloni è doverosa, ma fatelo troppo spesso e il tempo perso potrebbe far arrabbiare qualche membro dell’equipaggio….parlatene coi vostri compari!
Un altro esempio di questa cooperazione è dato dalla divisione dei compiti: giunti sull’isola che nasconde un prezioso tesoro c’è sempre chi preferisce rimanere sul ponte e prendersi una pausa, lasciando agli altri la ricerca e il dissotterramento. Nessun problema però: sorvegliare la nave è un compito altrettanto importante se non cruciale!
Cannocchiale alla mano e scrutare il mare: una nave nemica potrebbe approfittare della nostra assenza per affondarci o peggio, per salire a bordo di nascosto e trasferire i tesori sulla loro nave!

Essere derubati da vili pirati (come noi) è una pessima esperienza…ma quando saremo noi a commettere una furberia sarà divertentissimo! Quando i parati derubati si accorgeranno del fattaccio andranno su tutte le furie e potrebbero decidere di inseguirci fino all’avamposto e abbordarci per uno scontro all’ultimo sangue! Se avete un discreto vantaggio potrete scappare e incassare (o nascondere, perchè no?) la refurtiva, ma se il vento giocasse a vostro sfavore…il conflitto sarebbe inevitabile! Affilate le sciabole e caricate i moschetti e i cannoni! Yarrrr!!!
Un’altra situazione comune è quella dell’ansia di avere un bottino interessante da intascare e vedere all’orizzonte un galeone diretto verso di noi! Correre a cercare un nascondiglio, cambiare rotta…persino cercare di infilarsi in una tempesta per far perdere le proprie tracce potrebbero essere soluzioni rapide. O cmq ho fatto io attraccare su un’isola, nascondere il bottino e ripartire: rischioso…ma siamo stati affondati poco dopo ed è stato esaltante ripartire e tornare a recuperare i preziosi indisturbati!

Tutto è pronto per salpare? Avete raccolto provviste? E’ fondamentale.

Tecnicamente il mondo di gioco in stile cartoon è una gioia per gli occhi (versione testata Xbox One X): il mare è uno dei più belli che si siano visti finora, con riflessioni realistiche, luce in trasparenza, schiuma sulle onde e un movimento realistico che crea il moto classico della nave che ci si aspetta in mare aperto. Le texture di gioco sono definite e pulite, nello stile cartoon che si diceva prima; anche l’illuminazione fa il suo dovere, con tramonti e albe mozzafiato, cielo che cambia velocemente e ci porta in tempesta senza vedere ad un palmo dalla prua della nave!
Su One X non ho mai subito alcun tipo di rallentamento o incertezza visuale, mentre devo segnalare che in un paio di occasioni il gioco è crashato: sono stati fatti già un paio di fermi ai server per manutenzione e nel corse della prossima settimana è prevista la prima patch ufficiale (nrd: primo client update arrivato oggi 27 marzo, 18,6Gb).
Concludo circa il fattore visivo dicendo che l’HDR in questo titolo è sfruttato in maniera maestosa, generando una gamma colore spettacolare, a patto naturalmente di avere una TV di ultima generazione che gestisca il protocollo HDR10, senza parlare della risoluzione 4K, utile per distinguere i minimi dettagli all’orizzonte con chiarezza.
Sul fronte musicale la soundtrack giocau n ruolo sottile ma importante nel calarci nell’ambientazione e nel creare mistero con musiche eteree in certi luoghi “speciali”, indicare l’avvicinarsi di un boss Scheletro o anche per marcare la spensieratezza delle locande e dei canti marinareschi! Le musiche che potremo suonare noi stessi poi sono simpaticissime e i motivetti mi stanno accompagnando da un pezzo per tutta la giornata (argh, maledetti!).
La varietà delle personalizzazioni è quella che ancora manca sul piatto: mancano una varietà maggiore di armi, di abiti pirateschi, di personalizzazioni delle navi. Tutte cose già previste da RARE, ma questo era quanto presente anche durante la closed beta, quindi mi sarei aspettato qualcosa di più tenuto allo scuro per il lancio ufficiale.

Si ma l’endgame qual’è? La meta del nostro vagar per mari? Vedremo mai la pensione piratesca? La risposta è…si. L’obiettivo ultimo è diventare Pirata Leggendario, sbloccare una base fighissima ed avere accesso a tesori leggendari, modifiche leggendarie e a tutto quello che renderà il nostro solcare per mari un evento da ricordare! Il nostro veliero sarà riconoscibile a miglia di distanza, saremo temuti e venerati e il nostro nome verrà raccontato dagli osti di tutte le taverne dei sette Mari.
Ovviamente tutto questo non è ancora stato testato perché anche il team di sviluppo afferma che saranno necessarie alcune settimane affinché le prime Leggende inizino a solcare i mari: in sostanza il mondo di Sea of Thieves si plasmerà grazie ai giocatori che lo popolano e il team aggiungerà e modificherà il gioco di conseguenza seguendo questo processo con occhio indiscreto.
Il rilascio di nuovi contenuti dopo il lancio è stato garantito e non mi aspetto niente meno che mesi e mesi di piccole aggiunte che renderanno vivo e magico un mondo già di per sé intrigante; tuttavia questo aspetto è il più difficile da valutare perché solo il tempo potrà mostrarci l’evolversi di questo magico mondo.
Molti misteriori segnali di antiche civilizzazioni sono ancora senza spiegazione, e i pochi messaggi sibillini degli NPC degli avamposti ancora non hanno una soluzione. Il web si è già sbizzarrito nella ricerca e misteriosi altari, simulacri dalle fattezze Azteche con cavità triangolari lasciano presagire chiavi per sbloccare misteri che ancora nessuno ha potuto decifrare.
Ah, e poi naturalmente c’è il Kraken! La creatura mitologica fa la sua apparizione casuale nei mari del gioco, ma le implicazioni non sono ancora ben chiare…

Sicuramente dovrete grindare per farvi largo nelle Compagnie e guadagnare Reputazione presso gli emissari: un metodo veloce ma rischioso è quello di completare i Forti invasi da scheletri demoniaci! Quando questi forti vengono occupati una nuvola a forma di teschio compare nel cielo e tutti i pirati più risoluti accorreranno sul posto (da qui il vero pericolo).
Ci sono 10-15 ondate di scheletri di diverse fattezze da sconfiggere, ognuno con un preciso punto debole: gli scheletri ricoperti d’ora andranno bagnati per tramutarli in pietra, quelli “ombra” andranno illuminati per indebolirli….e così via. La presenza di altri player potrebbe sembrare un aiuto…ma quando il bottino è ricco si sa che all’ultimo qualcuno cercherà di tradire per impadronirsi dell’intero gruzzolo! Una chiave caduta al boss finale darà accesso ad una camera zeppa di forzieri extra lusso e altre amenità. Li spartirete o li rivendicherete con il piombo?

Le polemiche maggiori derivano appunto da questa indeterminatezza di fondo, dai contenuti considerati scarsi al lancio e ripetitivi: ritengo che il mondo di gioco proponga diverse attività e creai un’atmosfera magica e unica nel suo genere e già questo dovrebbe essere premiato e considerato un plus su tutti quei giochi che, sì lo dico, sono “senz’anima“.
Sicuramente ci si può aspettare qualche aggiunta (peraltro già annunciata a cadenza prefissata nel corso dei mesi), ma al momento dopo svariate ore di gameplay la noia nel nostro caso non si è ancora fatta sentire e l’endgame è solo un miraggio per pirati d’acqua dolce.
La riflessione però va fatta: cosa state cercando? Un mondo magico da esplorare alla ricerca di tesori o un mondo di gioco con migliaia di NPC, centinaia di quest e con una varietà di ambientazioni che esulano il mondo caraibico?! Nel primo caso siete nel posto giusto, nel secondo…beh, direi di no. Forse è meglio un The Witcher, Assassin’s Creed Origins o Final Fantasy XV.
Però non dite che non siete stati avvisati…




Conclusione.

Erano anni che non mi divertivo così tanto in un gioco multiplayer: salpare e affrontare imprevedibili avventure a caccia di fama e gloria dà dipendenza! Forse proprio la mancanza di un percorso definito e di una progressione verticale rendono questo mondo in balia delle onde così magico ed enigmatico: la cooperazione con ciurme improvvisate funziona alla grande e il mondo di gioco è così bello da essere motivo sufficiente per alzare l’ancora e gonfiare le vele. Ancora e ancora. RARE ha creato una piccola perla con questo Sea of Thieves e ha osato creare qualcosa di nuovo, qualcosa che si basa sulla libertà dell’utente di divertirsi e meravigliarsi con gli amici, semplicemente: qualcosa alla ricetta ancora manca, ma ogni futura patch potrà solo migliorare l’impatto complessivo. Sicuramente non è un titolo per tutti, quindi rifletteteci prima di comprarlo (magari attivate un Gamepass gratuito e provatelo per un mese, senza costi!).
Per tutti gli avventurieri la fuori lo consiglio caldamente, ma se volete aspettare maggiori contenuti fateci un pensiero tra qualche settimana…

 

Pregi

  • Un mare meraviglioso
  • Un multiplayer cooperativo intuitivo e divertentissimo
  • Esperienza unica e dannatamente coinvolgente

Difetti

  • Penuria di personalizzazioni al lancio
  • Mancano features ancora non implementate
8.2

Ottimo

Classe '82, appassionato da sempre di videogames, è caporedattore di GC.it dal 2010. E' collezionista attento di tutto ciò che è nerd e ricercato, non solo in campo videoludico! Amante di boardgames, tecnologia, fotografia, viaggi e cultura nipponica...è una persona decisamente impegnata!

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