Control Recensione

Un action frenetico e immediato: atmosfere oniriche e abilità paranormali ricordano gli altri capolavori dello studio finlandese.

Control è un action game raffinato e schietto, diretto: senza fronzoli la protagonista Jesse introduce se stessa tramite una voce fuori campo, un narratore che ci accompagnerà per buona parte della nostra avventura.
Jesse è in cerca del fratello, scomparso in circostanze misteriose dopo un evento paranormale che li ha visti coinvolti da adolescenti. Nel cuore di New York, un edificio governativo in duro cemento, il Federal Bureau of Control nasconde qualcosa e il nostro appuntamento col Direttore potrebbe aiutarci a fare chiarezza.
Troviamo il Direttore deceduto e la voce nella nostra testa guida le nostre azioni e ci spinge inconsciamente a raccogliere la strana arma di servizio che ha posto fine alla vita del capo del FBC. Come un passaggio di testimone diventeremo istantaneamente nuovi Direttori ad interim, coinvolti in un’emergenza di stampo paranormale nell’Agenzia.

Vi abituerete presto agli impiegati trapassati che fluttuano in aria…è la cosa meno strana alla Holdest House!

Gli agenti superstiti all’invasione paranormale che piega le leggi della fisica al proprio volere si mettono in contatto con noi e cercano di spiegarci l’accaduto: è evidente che l’intero edificio non sia di tipo convenzionale, la Holdest House (così la chiamano internamente), racchiude da sempre segreti su questa entità estranea entrata in contatto col nostro Piano della Realtà.
Diverse Sezioni ne studiano gli effetti, laboratori sperimentano metodi di contenimento, scienziati si impegnano a trovare spiegazioni e al momento la struttura è allo sbando e confinata in uno stato di quarantena.
Nel giro di istanti saremo gettati nell’azione, senza ben sapere la nostra rotta, senza ben capire cosa abbiamo di fronte e senza conoscere a fondo le nostre capacità (che invece tutti ammettono essere straordinarie, tanto da riconoscerci come legittimo Direttore).
Remedy Entertainment ha voluto stravolgere la narrazione lineare che introduce il giocatore a piccoli passi per gettarlo nell’azione con pochi preamboli lasciando che sia lui a esplorare l’Agenzia (che scopriremo essere una struttura enorme, labirintica, con piani sotterranei e accessi a realtà alternative) e raccogliere i tasselli del puzzle per farci una nostra idea sull’accaduto.

La componente action è di un’immediatezza disarmante: siamo armati solamente di una pistola, naturalmente non convenzionale, e di poteri telecinetici che ci permettono (potenziandoli in maniera ruolistica semplificata) di lanciare oggetti verso i nemici, creare scudi, schivare proiettili e persino levitare per gestire l’azione in volo. L’arma del Direttore è multiforme, quindi può diventare un’arma di precisione a ricarica lenta, un’arma ad ampio raggio simil shotgun, un mitra o altro ancora, potenziando caratteristiche passive che raccoglieremo dal mondo di gioco. I menu di potenziamento e le possibili combinazioni sono ben chiare e anch’esse senza troppe pretese: equipaggeremo di volta in volta la coppia di “mutazioni” che più ci tornano utili e le potenzieremo al massimo per essere pronti agli scontri più difficili. Semplice.
Eliminato anche il problema delle munizioni: ne avremo infatti disponibilità infinita, ma dovremo aspettare che si ricarichino di tanto in tanto (questo spezza un pò il ritmo e ci invita a mixare gli attacchi a fuoco con lanci telecinetici nell’attesa che i proiettili tornino nei nostri caricatori).
Salvo casi particolari i nemici avranno sembianze umanoidi, di soldati o pazienti dell’istituto, posseduti dall’Hiss, la presenza che interviene nella nostra Realtà per cercare di ostacolarci.
I combattimenti sono veloci, intuitivi e divertenti: siccome l’Hiss modifica anche le sembianze dell’edificio dovremo bonificare le aree uccidendo i nemici presenti e interagire con particolari luoghi energetici prima di poter poter indagare la zona e procedere.
Boss battle non troppo difficili segnano i momenti cardine durante i quali dovremo sconfiggere qualche Supervisore posseduto per ripristinare servizi fondamentali al Bureau o terminare il contenimento per garantire l’accesso alle aree più interne. Riuscire a raggiungere degli Oggetti di Potere sarà altrettanto cruciale: infatti all’interno della FBC sono custoditi degli oggetti che hanno peculiari funzioni e che dovremo scoprire per capire come scongiurare la minaccia.
Gli alleati che ci faremo man mano fra i superstiti ci forniranno indicazioni su quello che cerchiamo, su dove ci troviamo e dove dovremmo indagare successivamente. Alcuni ci forniranno missioni secondarie o missioni a tempo che ci porteranno a muoverci rapidamente teletrasportandoci tra i punti di controllo per gestire delle emergenze dovute all’invasione paranormale.
Altri, come Athi, il manutentore finlandese assolutamente indecifrabile, ci forniranno enigmi e frasi sibilline per incasinarci un pochino di più, lasciando intendere che tutto ciò che vediamo è più onirico di quanto in realtà non sembri.

Come dicevo l’uso di colori accesi in Control è sempre un segno di eventi soprannaturali nelle vicinanze…oltre a donare un look cool all’ambientazione!

Tornare sui propri passi non sarà affatto noioso e la longevità è pertanto legata a doppio filo con la nostra voglia di esplorare e scoprire ogni anfratto di questa assurda struttura mutevole: gli scontri sono sempre divertenti e ricchi di effetti di distruzione che coinvolgono tutto l’ambiente circostante. Il motore grafico regala scenari ricchi di dettagli e interamente distruttibili, creando un tripudio di frammenti e una serie di effetti di distorsione che ci fanno percepire la natura soprannaturale degli avversari. Inoltre l’illuminazione ha un ruolo cruciale e le luci rosse segnano sempre il passo dalla normalità ad una realtà alternativa.
Nonostante l’avventura sia piuttosto auto conclusiva e con una ventina di ore si possono portare a termine tutti gli incarichi proposte, il pregio di Control è proprio quello di essere divertente e rigiocabile quel tanto che basta per tenerci incollati allo schermo senza mai annoiarci: unico rammarico è rappresentato da una navigazione degli ambienti a volte un pò confusa perché la mappa di gioco non ci aiuta a capire dove dobbiamo dirigerci per completare gli obiettivi.
Nel mondo di gioco ci sono molti cartelli sui muri che ci indicano le direzioni delle varie sezioni: fate affidamento a quelli per non perdervi (e alla vostra memoria) perché molti ambienti sono su livelli verticali sovrapposti e la mappa sarà assolutamente illeggibile in questi casi.

Tecnicamente siamo di fronte ad un’ottimo prodotto: il motore proprietario offre effetti di luce e e traslucenze stupende e la scelta dei colori accesi (veri portatori di significato e non elementi accessori) dona un look originale e unico a Control. I rimandi a tematiche esplorati da capolavori onirici come Twin Peaks si sprecano e Remedy ci ha evidentemente sguazzato: sicuramente la scelta è stata azzeccata e l’effetto è di assoluto impatto! Purtroppo le prestazioni non sono altrettanto eccezionali e specie subito dopo i caricamenti o durante i salvataggi il gioco soffre di blocchi di alcuni secondi… Anche durante gli scontri più concitati quando i frammenti a schermo sono migliaia ci sono dei rallentamenti fastidiosi, ma pare che il team (come ormai da prassi comune) sia al lavoro al rilascio di una patch migliorativa (al momento della stesura una patch PS4 pare sia già ultimata e in attesa di rilascio, mentre per Xbox e PC i tempi saranno più lunghi).
Il mancato supporto di HDR10 resta un mistero incomprensibile vista la bellezza e la profondità dei colori scelti dal team, ma anche per questo punto potrebbe essere implementato in un secondo momento.

 




 

Conclusione.

Control è un action divertente e carismatico che sceglie una narrazione non lineare e una sana dose di mistero per tenere il giocatore incollato allo schermo. Remedy pare aver sapientemente miscelato le atmosfere paranormali di Alan Wake e l’azione di Quantum Break in qualcosa che li ricorda ma si discosta abbastanza da avere un sua personalità: sicuramente un centro, anche se non perfetto. Consiglio a tutti di scoprire cosa il Bureau nasconde nelle sue mura di cemento.

Pregi

  • Affascinante e visivamente interessante
  • le parti action sono divertenti e originali
  • Alta rigiocabilità

Difetti

  • Qualche incertezza tecnica
  • La mappa è quasi inutilizzabile...spesso ci si sente spiazzati
8.9

Ottimo

Classe '82, appassionato da sempre di videogames, è caporedattore di GC.it dal 2010. E' collezionista attento di tutto ciò che è nerd e ricercato, non solo in campo videoludico! Amante di boardgames, tecnologia, fotografia, viaggi e cultura nipponica...è una persona decisamente impegnata!

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