Chaos on Deponia Recensione

Il ritorno folle a Deponia

Le avventure grafiche hanno sempre un certo fascino, mai andato perduto col passar degli anni. Per noi legati ai retrogame è quindi sempre un piacere quando possiamo mettere le mani su prodotti che richiamano i bei tempi che furono. Questo è anche il caso di Chaos on Deponia, bizzarra e frizzante avventura grafica del talentuoso team Daedalic Entertainment, dalla narrativa folle e demenziale, con una vena comica di buon livello.
Dopo cinque anni dalla release per PC, il sequel di Deponia approda su Xbox One, lasciandoci quindi in trepidante attesa per gli altri due capitoli. Uno farà parte della trilogia in questione ed è Goodbye Deponia, già disponibile per PC. L’altro, invece, è un episodio parallelo, uscito solo in Nord America nel 2016, ossia Deponia Doomsday.


Chaos on Deponia

Il mio nome è Rufus e sono un tuttofare

In Chaos on Deponia vestiremo nuovamente i panni del protagonista, Rufus, un tuttofare pasticcione (ma anche un po’ sognatore) sempre a caccia di guai. Saremo chiamati in causa per fermare il regime dittatoriale dell’Organon, un’organizzazione di androidi che minaccia Deponia. Non solo, perché il buon Rufus avrà come obiettivo quello di raggiungere l’Elysium (no, non il luogo di Xenoblade 2) con la sua amata Gal. Tuttavia, la gentil donzella vedrà spezzata in tre parti la sua personalità, a causa del nostro simpatico combinaguai. Sarà quindi nostra premura cercare di sistemare il terzetto ed ottenere nuovamente la fiducia della bella fanciulla.

L’avventura vede un cast brillante, composto da personaggi azzeccatissimi e che ci accompagneranno in vicende assurde ma al contempo cariche di umorismo, in un contesto pseudo futuristico e post-apocalittico. Il tutto condito dalla giusta dose di enigmi tipici del genere, però in chiave ironica e caricaturale. La difficoltà di quest’ultimi è piuttosto solida e molto spesso bisogna pensare fuori dagli schemi per arrivare alla loro soluzione. Senza contare che sarà anche necessario osservare tutto ciò che ci circonda e parlare più volte con tutti i personaggi ed interagire di volta in volta con gli elementi ottenuti. Il ritmo risulta piuttosto avvincente, a discapito di qualche momento un pochino più lento; questo grazie ad una sceneggiatura davvero ben scritta e da dialoghi divertentissimi e stravaganti. Peccato solo per la traduzione in italiano quasi sempre risicata e talvolta anche improvvisata.

Nessun problema finché si gioca anche col doppiaggio in lingua nostrana, poiché il tutto è sincronizzato perfettamente. Le magagne si notano qualora decidiate di giocare col doppiaggio inglese oppure originale tedesco. Il parlato risulta infatti spesso fuori sincrono, ma ancor più frequente è la quantità di dialogo senza testo. Questo è un vero peccato, siccome si tratta di una produzione che fa del suo forte il comparto narrativo e di conseguenza i dialoghi. Fortunatamente, questo problema non sembra colpire i filmati di gioco, i quali sembrano invece adattati piuttosto fedelmente (almeno da quello che si evince con il parlato ed il testo su schermo che sembra combaciare in maniera efficace).

Chaos on Deponia
Deponia, più bella e brutta di prima

Quel che salta subito all’occhio quando ci si imbatte in Chaos on Deponia è il suo stile grafico cartoonesco, molto bello e curato. Le migliorie non mancano rispetto al prequel, rendendo così il mondo di gioco ancora più delizioso da vedere ed esplorare. Validissimo il character design e di ottima fattura i filmati animati che risultano una gioia per gli occhi ed assolutamente coinvolgenti da seguire, grazie ai siparietti comici e alle situazioni stravaganti che il titolo propone. Un buon lavoro è stato svolto anche musicalmente; la colonna sonora fa il suo dovere con le sue multi-sonorità che variano da molteplici generi musicali. Di rilievo anche gli effetti sonori ed i suoni riproposti.

I punta e clicca trovano il loro “habitat naturale”, come logicamente suggerisce la loro denominazione, su PC. Questa versione per console ha avuto anche un compito importante, ovvero riadattare i comandi per un sistema di controllo pensato per un pad. Dopo cinque anni era pretenzioso aspettarsi un pochino di più, sia dal punto di vista prettamente tecnico per i comandi, sia da quello dei contenuti (qualche piccola aggiunta forse non avrebbe guastato). Chiariamoci, la mappatura dei pulsanti viene appresa quasi fin da subito ed alcuni accorgimenti son risultati azzeccati. La levetta analogica destra verrà sfruttata a mo’ di puntatore e tramite la sua pressione potrete visualizzare tutti gli elementi con cui poter interagire. I movimenti del personaggio saranno invece relegati alla levetta sinistra. Ciononostante, rimane sempre più comodo per questo genere di giochi il mouse e la tastiera, ma il lavoro di riadattamento non risulta affatto malvagio, anche se qualcosina in più sarebbe stata sicuramente gradita.

I menu sono comunque piacevoli e risultano abbastanza comodi, seppur in alcuni casi possa presentarsi un po’ di confusione, tipo nel momento in cui dobbiamo combinare gli oggetti. Per velocizzare il tutto, si potranno comunque selezionare in-game tramite croce direzionale. Rispetto al prequel, per spezzare anche un po’ i punti morti, è stata aggiunta una mappa, la quale ci permetterà di spostarci velocemente da un settore al’altro.
L’avventura si può portare a termine in una decina d’ore circa, a seconda anche delle abilità del giocatore.

In conclusione

I ragazzi di Daedalic Entertainment hanno svolto davvero un buon lavoro nella realizzazione di Chaos on Deponia, seppur questo porting per console risulti in parte un compitino dal punto di vista del riadattamento. Quel che conta, comunque, è che la produzione tedesca non abbia perso il suo feeling, risultando ugualmente fresca e piacevole da giocare anche in questa versione. Inoltre, per coloro che non hanno giocato il prequel niente paura: il titolo risulta godibile anche se non si è a conoscenza dei fatti accaduti nel capitolo precedente, grazie a delle scelte narrative ben mirate. Ovvio che alcuni rimandi verranno colti solamente da coloro che hanno portato a termine la prima avventura di Rufus. Stesso dicasi per l’approfondimento del background dei vari personaggi.

Pregi

  • Avventura spassosa e divertente
  • Look piacevolissimo e musicalmente di spessore
  • A discapito dell'apparente demenzialità si nasconde un prodotto ludicamente brillante

Difetti

  • Talvolta poco chiaro come proseguire
  • Il riadattamento dei comandi poteva essere migliore
  • L'adattamento in italiano dei dialoghi non sempre risulta in linea con quello originale ed inglese
8

Ottimo

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma al momento restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!

Password Persa

Sign Up

Cliccando il banner, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi