Un filone di cultura nerd che dagli anni ‘80 (e prima) ci accompagna ancora oggi è senz’altro quello del boardgames, giochi da tavolo, di società o in qualsivoglia modo vogliate chiamarli.
Questi anni sono floridi per i boardgames che vedono un nuovo periodo d’oro, anche grazie a Kickstarter e alla raccolta fondi. Nuovi classici vedono la luce e la gente torna a giocare: chi non ha mai messo mano su un gioco da tavolo probabilmente sarà difficile da far avvicinare ad un gioco che richiede fisicità, ragionamento e mette le persone fisicamente a contatto.
Una nuova frontiera da esplorare è proprio quella delle controparti digitali dei giochi da tavolo più celebri, soprattutto di quelli più recenti, le cui meccaniche sono più appetibili e i cui ritmi sono più graditi al pubblico odierno. Gli sviluppatori che si occupano di trasporre questi giochi in versione desktop e mobile sono diversi (vi cito solamente DigiDiced autori fra gli altri del porting di Terra Mystica, o ancora Handelabra Games, oppure Playdek responsabili della versione digitale di Twilight Struggle e Lords of Waterdeep) e alcuni stanno sperimentando già versioni VR di giochi celebri.
Asmodee Digital è lo sviluppatore che ho contattato per questa review, forse uno dei maggiori sul mercato, ed è anche publisher per moltissime edizioni fisiche che possiedo e che ho potuto così comparare.
I giochi di cui si stanno occupando sono moltissimi e quelli già disponibili hanno avuto un notevole riscontro dai giocatori: Splendor, Pandemic, Ticket to Ride, Carcassonne, Patchwork, Le Havre, Mysterium, Colt Express, Patchwork, Onirim, Jaipur, Pozioni Esplosive, Terraforming Mars, sono solo alcuni dei grandi classici riproposti in veste digitale.
Nei prossimi mesi dovrebbero essere disponibili anche Gloomheaven, Scythe, Lord of the Rings LCG, Onitama, Bananagrams e Mansions of Madness – Mother’s Embrace.
Alcuni titoli sono di piccola “entità” sia a livello di animazioni che di scenari, mentre altri sono realizzati in 3D, con tonnellati di animazioni e fondali dinamici, degni di produzioni videoludiche vere e proprie.
Quelli che ho scelto di testare sono i seguenti: Carcassonne, Pozioni Esplosive, Mysterium, Ticket to Ride, Pandemic, Onirim e un classico dei puzzle game, Abalone.
Passerò velocemente in rassegna questi titoli cercando di evidenziare le differenze con le loro controparti fisiche, poi vedremo quali sono i pro e i contro di queste versioni digitali, in senso generale.
CARCASSONNE
Avevo già provato la versione videoludica su Xbox, quindi ero già preparato alla versione mobile: ottima qualità generale e giocabilità come l’originale! Quello che manca della versione fisica è il vedere un regno che si crea ed espande sul tavolo davanti ai propri occhi.
Difficile scegliere tra le due versioni…dipenderà molto dalle vostre disponibilità e abitudini ludiche.
POZIONI ESPLOSIVE
P.E. funziona benissimo in questa veste digitale: le musiche sono ottime, le animazioni simpatiche e tutto è molto chiaro e ben evidenziato. Sia contro un giocatore umano che contro la IA ci si diverte e la formula a turni riesce a donare il giusto spazio per pianificare le riflessioni. La versione fisica di P.E. è stupenda e il fascino delle biglie è duro da eguagliare, ma in questo caso un plauso alla controparte virtuale!
MYSTERIUM
Non l’ho apprezzato moltissimo: le grafiche sono ottime e le musiche altrettanto, ma forse il tutorial non è ben chiaro o forse il lavoro di deduzione semplicemente non si sposa bene con una versione digitale. Nel gioco fisico i sensitivi possono consultarsi e consigliarsi e sebbene un sistema di chat permetta di scrivere agli altri concorrenti online è davvero duro starci nei tempi di gioco… Il risultato è che ognuno gioca per se…e si sbaglia più spesso di quanto non si indovini l’indizio corretto.
TICKET TO RIDE
Un titolo “complesso”, ma gestito davvero bene in veste digitale: piacevole da giocare, elementi a schermo chiari, begli effetti sonori e partite sudate fino all’ultimo! L’edizione fisica ha il fascino dei diversi componenti (specialmente nella sontuosa edizione del decimo anniversario…). In questo caso consiglio di giocare verso altri giocatori perchè l’IA (almeno a difficoltà moderata) non cerca mai di intralciarvi, cosa che invece rende il tutto più divertente!
PANDEMIC
Titolo avvincente e assolutamente difficile: anche in versione virtuale non veniamo risparmiati, il gameplay è sostanzialmente inalterato rispetto al gioco da tavolo. Purtroppo la parte di consultazione col team è un pò più fievole se giocato su tablet, quindi l’impressione è quella di avere ancora meno il controllo della situazione. Graficamente è pulito ma non certo accattivante, ma a mio avviso la versione fisica riesce a donare più tensione ai giocatori.
ONIRIM
La versione digitale di questo originale gioco di carte include tutte le espansioni e offre altrettante modalità di gioco! E’ tutto semplice e ben organizzato e in solitario una partita tira l’altra. Anche in questo caso la versione fisica (full con 7 espansioni) è molto buona, compatta, e il feeling delle carte alla mano è sempre piacevole…ma Onirim su tablet è immediato, più rapido e annulla i tempi di setup.
ABALONE
Un puzzle game classico e avvincente, apparentemente semplice, ma molto profondo. In questo caso ho sempre trovato difficile (causa tempo disponibile e situazioni) predisporre plancia e pedine e poi lasciare tutto “in place” per tutto il tempo necessario; la versione digitale ovviamente colma questa lacuna e rende giocabile ovunque Abalone così da permetterci di tentare una vittoria in qualsiasi luogo o momento della giornata.
Decisamente un ottimo traguardo…
E’ inutile negarlo: le versioni digitali di molti boardgames hanno il loro fascino! I giochi prendono letteralmente vita e il multiplayer online, beh, li rende a tutti gli effetti giocabili con chiunque in qualsiasi momento (il limite principale delle controparti fisiche).
Alcuni adattamenti sono dei capolavori, con soundtrack avvincenti e grafiche accattivanti che riprendono l’originale e gli donano un’iniezione di vitalità extra.
Un pregio assoluto è quello di far avvicinare a questa tipologia di giochi un pubblico che altrimenti non si sarebbe mai avvicinato al tavolo da gioco: agevolano l’apprendimento delle regole meglio di qualsiasi manuale cartaceo e creano un sano senso di sfida grazie alle leaderboards online e alla possibilità di giocare con estranei casuali (oltre che naturalmente, offline).
Molte versioni, lo dico un pò tremolante, potrebbero persino superare la qualità degli originali, colmando delle lacune che difficilmente potrebbero essere aggirate da carte, dadi e cartoncino, però trovo in altri casi un confronto impossibile, laddove il bello è proprio vedere lo scenario comporsi di fronti ai nostri occhi, toccabile e palpabile, laddove i componenti fisici danno una soddisfazione unica da maneggiare e dove l’interazione con gli altri partecipanti fa parte della meccanica stessa del gioco.
In altre parole queste versioni digitali sono senz’altro adatte per una certa fetta di pubblico che non necessariamente si scontra con quella che ama i boardgames fisici e le emozioni uniche che essi regalano.
Tuttavia sono felice che esistano entrambe le versioni (di molti giochi le possiedo entrambe) perché consentono di giocare contro una AI, approfondire e testare delle regole oppure provare a costi ridottissimi giochi di cui non si conoscono le meccaniche prima di acquistare una costosa versione fisica.
Credo che l’esplorazione del VR e della realtà aumentata daranno un’ulteriore svolta al mondo dei boardgames…ma fino ad allora sono felice che le versioni fisiche rimangono quelle ad oggi più amate ed apprezzate. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro.