GRIDD: Retroenhanced Recensione

Stile Cyber Retro Hacking Cool, musiche synthwave e gameplay punitivo old style: ecco GRIDD!

Cosa si ottiene unendo lo stile inconfondibile della cultura hacker/cyberpunk dei mitici anni ’80 al gameplay di uno shooter arcade? Il team italiano Antab Studios risponde: GRIDD Retroenhanced! Il talentuoso team di sviluppatori milanesi non ha, a onor del vero, tirato fuori improvvisamente l’idea di GRIDD dal cilindro (o per meglio dire, dal “cyberspazio”) perchè GRIDD era già una loro creazione pensata per piattaforme mobile.

Lo stile visivo, allora più abbozzato, era già quello che possiamo ammirare oggi, ma i toni dei colori erano meno cupi e ricordavano per certi versi un’altro shooter molto amato come Geometry Wars di Bizzarre Creation. Gridd nella sua forma attuale attinge alla subcultura cyberpunk con un’ambientazione più cupa e dominata dai paesaggi fluttuanti di una dimensione virtuale, scollegata dalla realtà, dove una potente intelligenza Artificiale cerca di bloccare l’accesso al Mainframe agli hacker come noi! Nei panni di una piccola navicella puntuta ci buttiamo a capofitto in questo sentire ricco di neon, di ostacoli improvvisi e di strani nemici geometrici, programmate per distruggerci e liberarsi della nostra sgradita presenza.

Per gli Antab si tratta di un frenetico “neon cyberpunk arcade shooter” e la definizione non può che essere azzeccata: GRIDD offre infatti un’azione molto movimentata, istintiva e dal feeling puramente arcade, dove la meccanica di trail & error la fa da padrone.

Guidare l’astronave evitando le minacce non sarà cosa semplice anche perché molto spesso si tratterà di intuire traiettorie e schivate con una prospettiva non sempre fissa: la telecamera infatti ci segue in maniera molto “originale” dando un dinamismo tutto suo alla scena; per contro inizialmente non sarà facilissimo avere la padronanza del mezzo e rischieremo di fare più danni che altro muovendo alla rinfusa per schivare letali laser o proiettili che ci vengono scagliati contro a velocità folli! Il team ha fatto un buon lavoro nel rendere la curva di apprendimento più regolare possibile, aggiungendo una tipologia di ostacoli alla volta e rendendo evidenti alcune meccaniche in sequenza crescente: è innegabile però che certi passaggi avvengono in maniera abbastanza repentina e alcuni ostacoli ci daranno dei tempi di reazione davvero limitatissimi per essere schivati!

La soluzione arcade voluta dal team non prevede alcun tipo di checkpoint o possibilità di salvare la partita: o tutto o nulla! Inizialmente avremo una sola vita disponibile e l’energia complessiva diminuirà dopo ogni danno subito; esaurita questa energia verremo distrutti e rimossi dal Sistema, back to the main screen! Non è un’esperienza facile, ma ci sono almeno alcuni potenziamenti/backdoor che ci daranno un pò di respiro in più: grazie al sistema di difficoltà adattiva dei potenziatori dello scudo o delle ricariche di energia vitali compariranno via via sotto forma di cerchi luminosi attraverso i quali passare, dandoci protezione o recuperando l’energia di base.

Se saremo così bravi da portare a termine la modalità Arcade (unica modalità disponibile al primo avvio del gioco) sbloccheremo la modalità Endless, adrenalinica e generata casualmente con difficoltà crescente, che metterà alla prova i nostri nervi il più a lungo possibile. Ovviamente ogni nostro tentativo genererà un punteggio che finirà dritto dritto nella leaderboard complessiva: quando distruggeremo ostacoli o nemici dei detriti gialli si libereranno e raccogliendoli incrementeremo un prezioso moltiplicatore di punteggio (non farsi scappare nessun frammento è la chiave!). In alcuni momenti prestabiliti entreremo in alcune aree nelle quali poter sbloccare un codice di tre cifre e ottenere una extra life.

Può sembra un fronzolo, ma fallire una di queste brevi sessioni può decretare l’insuccesso dell’intera missione poichè, come già detto, terminate le vite disponibili si torna al menu principale! La frustrazione è dietro l’angolo, questa è forse una pecca, ma il divertimento e lo stile peculiare riesco a bilanciare questo sentimento di sconfitta e ci riportano in pista per andare ancora un pochino oltre, sempre più vicini alla meta, memorizzando ogni ostacolo e conoscendo un pò di più cosa ci aspetta volta dopo volta.

Un pò di old school non ha mai fatto male a nessuno suvvia, tenete i nervi saldi! Una cosa che personalmente ho sempre gradito molto, fin dalle primissime partite in anteprima mesi fa in casa Antab, è che rispetto ad altri shooter, la strategia vincente non è spammare proiettili, ma nemmeno restare defilati in posizione difensiva: per trionfare sarà necessario usare la testa, dosare i colpi (perchè alcuni nemici li rispediscono al mittente, occhio!), colpire quando è realmente necessario e cercare di anticipare i movimenti avversari. Alcuni nemici saranno statici e richiederanno solo uno spostamento per essere superati, mentre altri si muoveranno in maniera rapidissima e apparentemente imprevedibile per cui rimanere fermi porterà ad una morta prematura! Se volete un mio consiglio spassionato, durante gli assalti più concitati, un movimento circolare (a “8” per l’esattezza) pare essere una strategia vincente, ma cimentatevi e mettete a punto la vostra migliore tecnica per battere l’I.A. di GRIDD.

Tecnicamente questo titolo colpisce visivamente, ma mai quanto per la poderosa colonna sonora tutta synthwave: la componente audio credo dia un contributo enorme al feeling complessivo e mi sento di spendere un complimento sincero all’australiano Dream Fiend che ha magistralmente interpretato l’atmosfera cyberpunk del titolo. Graficamente l’ambiente si muove agile a 60fps su Xbox One ed è davvero una goduria per gli occhi: il fascino retrofuturistico del fondale si sposa con elementi 3D più contemporanei, strizzando l’occhio a capolavori senza tempo come Tron o Il Tagliaerbe di Brett Leonard.




Conclusioni

Se fosse un film in perfetto stile trash cyberpunk sarebbe il recente (e autoprodotto) “Kung Fury”: un concentrato di adrenalina, cultura cyberpunk, musica elettrizzante e riferimenti hacker estremamente fantasiosi! Uno shooter atipico nella sua veste grafica, ma con un gameplay ben familiare a chi bazzicava le sale giochi d’altri tempi. Forse le sue meccaniche trail & error potrebbero risultare un pò troppo punitive per i più giovani, ma si tratta sicuramente di una perla rara in un genere che non vanta recentemente molti esponenti degni di nota. Il prezzo è assolutamente onesto e merita ogni getton…ehm, volevo dire, ogni euro che spenderete!

Pregi

  • Grandiosa colonna sonora synthwave
  • Giocabilità frenetica
  • Alto tasso di sfida
  • Feel retro-cyber-hacking-cool

Difetti

  • Trial and error a tratti frustrante
  • Qualche difficoltà con la prospettiva
8.4

Ottimo

Classe '82, appassionato da sempre di videogames, è caporedattore di GC.it dal 2010. E' collezionista attento di tutto ciò che è nerd e ricercato, non solo in campo videoludico! Amante di boardgames, tecnologia, fotografia, viaggi e cultura nipponica...è una persona decisamente impegnata!

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