Cult of the Lamb Recensione

Cult of the Lamb è una di quelle chicche inedite che non capitano troppo spesso in un panorama videoludico che difficilmente si prende dei rischi.
CotL miscela diversi generi in maniera sopraffina, con stile ed ironia e lo rende un’esperienza interessante e che riesce a non annoiare per svariate ore di gioco.
Nei panni di un agnellino sacrificale dovremo combattere per sconfiggere i nostri carnefici grazie ai poteri conferitici da un’entità malvagia superiore, che pretende il nostro aiuto per tornare libera di governare sul mondo. Cosa può andare storto?
Beh, molte cose… Innanzitutto la simbologia dell’agnello ci aiuta a capire che il tema di tutto il gioco è quello religioso, cultistico, quello di una setta della quale saremo a capo.
Una parte gestionale infatti prevede di creare un culto, con tanto di chiesa, rituali e sermoni per tenere stretti attorno a noi i nostri seguaci; non solo per egocentrismo, ma per funzioni ben precise, avremo bisogno di circondarci di seguaci e forza lavoro.

Un esempio del nostro campo cultista: starà a noi costruirlo secondo le nostre scelte specifiche!

Questa componente gestionale è molto semplice, ma completa prevede di costruirci una base con tutto il necessario per far prosperare la nostra comunità; dopo i primi passi e le prime migliorie (che prevedono alloggi, orti per il cibo, totem per le preghiere, latrine etc…) potremo passare all’esplorazione del mondo di gioco ed eventualmente alla fase picchiaduro che ci porterà a sconfiggere i veri e propri boss del gioco.
Da un’area adiacente al nostro campo base, potremo infatti sbloccare dei portali che conducono a dungeon generati casualmente dove potremo sfoggiare i nostri poteri contro gli sgherri dei Boss. In questi dungeon troveremo risorse, accresceremo le nostre capacità combattive, troveremo carte dei tarocchi che ci daranno poteri ulteriori ed eventualmente nuovi seguaci.
Similmente a quanto visto in altri giochi questa parte prevede una struttura ad albero, così che tra ogni sezione di combattimento potremo scegliere se accorciare la nostra strada verso il boss della zona, oppure dirigerci ad un vendor o altre attività che possono aiutarci a sopravvivere (soprattutto nelle fasi iniziali).

Un rituale effettuato nella nostra chiesa; i cultisti ignari partecipano e non si fanno troppe domande…nemmeno quando verranno sacrificati a divinità occulte!

Una terza componente è quella esplorativa: una mappa del mondo di gioco si scoprirà mano a mano che incontreremo determinati personaggi, consentendoci di visitare le loro location, fare acquisti e svolgere missioni secondarie utili al proseguio dell’avventura.
Ci saranno alcuni segreti da scoprire, alcuni trade da svolgere e alcuni easter egg simpatici, ma in senso generale l’esplorazione potrebbe essere del tutto facoltativa. L’essenziale sarà combattere i boss minori per arrivare alla “tana” dei Boss maggiori (4 in totale) così da raggiungere l’endgame.
Per fare così sarà necessario avere tanti cultisti, tutti simpatici animaletti che dovremo gestire anche a livello “personale”: questi buffi personaggi saranno inclini a mantenere la loro fede fintanto che avranno cibo e si fideranno del loro Agnello!§
Dovremo parlare con loro, catechizzarli, fare sermoni e culti che li impressionino….il tutto con una stile simpatico e sopra le righe.

Come accennato qui sopra, lo stile grafico è cartoonesco e kawaii: i colori molto azzeccati e gli elementi a schermo personalizzabili e molto ben realizzati.
Tecnicamente non ci possiamo lamentare, salvo alcuni crash durante le versioni del gioco precedenti alle patch, già in uscita un mese dopo il rilascio del gioco. Se proprio dobbiamo trovare un difetto più marcato, direi che la difficoltà generale è piuttosto bassa, ma potrebbe essere invece un incentivo per chi vuole godersi la spassosa parte gestionale senza dover soffrire troppo in combattimento.

 

Conclusioni.

CotL è un mix di generi ben riuscito, fresco, simpatico, acuto, con una grafica e un gameplay accattivanti, non troppo punitivo. Riesce a tenere il giocatore incollato allo schermo per diverse ore e se una componente dovesse rendersi noiosa, potremo sempre ripiegare sulle altre e divertirci come più ci piace.
La presenza su Xbox Gamepass ne fa un must da provare assolutamente, anche alla luce dei recenti aggiornamenti e dei dlc gratuiti compresi.

Pregi

  • Divertente: crea assuefazione!
  • Buoni i combattimenti
  • PArte gestionale completa ma semplice da gestire

Difetti

  • Ripetitivo prima dell'endgame
  • Non particolarmente difficile
8.5

Ottimo

Classe '82, appassionato da sempre di videogames, è caporedattore di GC.it dal 2010. E' collezionista attento di tutto ciò che è nerd e ricercato, non solo in campo videoludico! Amante di boardgames, tecnologia, fotografia, viaggi e cultura nipponica...è una persona decisamente impegnata!

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