La fama (o meglio il riconoscimento) di Insomniac Games ha subito un’accelerata importante grazie a Marvel’s Spider Man, primo titolo su licenza dello studio statunitense. Intrappolare nella propria tela un supereroe di questo calibro è stata un’operazione che a detta dello stesso sviluppatore “è stata possibile grazie all’apporto costante di Sony”, inteso come libertà espressiva, ma sicuramente anche economica (il titolo infatti è esclusiva Playstation).
Senza sfogliare le pagine di storia più datate del team, questo action openworld ha molto a che spartire con la precedente esclusiva, quella di casa Microsoft, Sunset Overdrive: alcune animazioni, la libertà di movimento e persino alcune tracce relative alle sub-quest; I player più attenti possono individuare questi elementi e avere un senso di dejà-vù da “ricordo di una vita precedente”. Marvel’s Spider Man è un gioco fortemente tematizzato, incentrato su uno dei supereroi più amati della storia dei comics e del cinema, ma sul versante del gameplay la formula è assolutamente nota e non ci sono spunti tali per gridare al miracolo.
Insomniac ha fatto un’ottimo lavoro di ricerca e studio del personaggio, in tutte le sue apparizioni, in tutte le più famose pose ed espressioni e il supporto di Marvel è stato sicuramente decisivo: il risultato è stupefacente e senza mezzi termini questo titolo si pone tra i migliori titoli dedicati all’Uomo Ragno.
Narrativamente parlando ci avviciniamo al personaggio di Peter Parker nella maniera canonica, identificando subito una personalità da ragazzo comune, che deve in primis fronteggiare i suoi problemi quotidiani (la ex fidanzata, il lavoro, l’affitto da pagare…), ma che i suoi poteri “gli hanno dato grandi responsabilità” come dice il celebre motto e che lo vedono impegnatissimo a fronteggiare il crimine. Nel corso dell’avventura potrà fortunatamente appoggiarsi su alcuni preziosi alleati, come la già citata ex fidanzata, reporter d’assalto Mary Jane Watson, il capitano della polizia Yuri Watanabe, la tenace Zia May…e altri che per ovvie ragioni non vi dirò.

Ondeggiare per Manhattan sarà piacevole e graticiante, ma inizialmente i comandi potrebbero non rispondere come vorreste.
Le prime missioni in giro per Manhattan arriveranno proprio dal capitano Watanabe, problemi “secondari” rispetto al putiferio che sta per scatenarsi sulla città; entreremo subito nel vivo con l’esplorazione e con lo sblocco di torri di comunicazione che ci permetteranno di vedere disseminate sulla mappa punti d’interesse e attività di vario genere.
Come da standard del genere ci sono attività di raccolta di oggetti, fotografia di luoghi iconici, sfide varie ed eventuali, missioni primarie e secondarie: tutte queste attività concorreranno al guadagno di XP e di punti speciali coi quali sbloccare le abilità da ragno, gli accessori tecnologici (alcuni dei quali si sbloccheranno anche col semplice procedere della storia) e le tute alternative, sbloccabili aumentando di livello. E’ interessante notare come ogni tuta avrà un look particolare e un potere associato, ma potrete sempre decidere di equipaggiare quella che visivamente preferite ma gestire i opteri a vostro piacimento (io nelle cut-scene preferisco vedermi lo Spider-Man così come Insomniac lo ha re-immaginato. Questione di gusti).
Dopo le prime ore di gioco e dopo i primi combattimenti troverete palese l’estrema similitudine con una serie capolavoro del genere supereroistico, Batman Arkham, a tal punto che più volte ho pensato che fosse un Batman sotto altra veste grafica… Anzi, un misto tra il gameplay di Batman e la spensieratezza di Sunset Overdrive! All’apparenza ho appena detto una cattiveria, ma in realtà è risaputo che i migliori risultati si ottengono reinterpretando i titoli più importanti, quindi è intelligente la scelta di ispirarsi al migliore; tuttavia una variazione sul genere avrebbe potuto davvero farlo distinguere non solo per l’eroe di copertina…
Il combattimento in stile freeflow si comporta come ce lo aspetteremmo, con nemici che attaccano da ogni parte o col tempismo come ricetta principale per uscire indenni da uno scontro; l’utilizzo di ragnatela e schivate sarà fondamentale e più avanti nella storia anche l’utilizzo di gadget e combo assestate al momento opportuno. Col proseguo della storia e il nostro macinare livelli, avremo una lista di mosse davvero molto corposa che ci consentirà voli spettacolare e velocissimi attacchi e schivate in slow-motion; alcune volte tuttavia ho trovato difficiole ricordare tutte le combinazioni di combo col risultato di alcuni combattimenti decisamente “sporchi” e confusionari.
In particolar modo un difetto che disturba parecchio è legato alla schivata (tasto cerchio) che nonostante vada a segno vede spesso i criminali routare su se stessi e colpirci nonostante sia stato prevenuto l’attacco: davvero scocciante, calcolando che il conteggio della combo viene azzerato!
In perfetto stile Arkham (ancora una volta) per attaccare gruppi di nemici (o liberare covi criminali) è opportuno procedere in modo stealth dall’alto, intrappolando silenziosamente i nemici senza che gli altri se ne accorgano. E’ possibile attirarli lanciando ragnatele verso varia superfici e scansionare l’ambiente coi sensi di ragno per vedere i nemici anche attraverso i muri…niente di nuovo sotto il sole.
Le fazioni in ballo saranno più d’una e ognuna rappresenta una sfida diversa in temine di approccio; gli scontri coi boss poi saranno intervallati dalle diverse missioni e snocciolati soprattutto nella seconda metà del gioco, però la loro difficoltà e piuttosto bassa, forse per favorire la spettacolarità delle sequenze. In quasi tutti gli scontri il nostro intento sarà lasciar spompare l’avversario o indebolirlo fino a poterlo colpire, ripetere questa sequenza 3-4 volte e il nemico sarà KO, spesso senza subire danni…

Con la ragnatela e i gadget potremo agire sia sui nemici che sull’ambiente circostante..le possibilità sono moltissime!
I movimenti attraverso Manhattan sono ovviamente possibili grazie alla fidata ragnatela, ma i primi momenti c’è da capire come reagisce ai comandi, sembrando quasi dotata di vita propria: è possibile saltare e darsi uno slancio da un appiglio ma poi alla pressione di R2 la ragnatela si aggrapperà in autonomia dove lo ritiene opportuno permettendoci di dondolare velocemente tra i grattacieli.
Il colpo d’occhio e la velocità (specie radenti al suolo) sono davvero buoni, ma alle prime sembra che la ragnatela si appigli solo quando pare a lei e la sensazione di controllo vacilla: ci vorrà un pò per capire che l’appiglio avviene solo quando ci sono edifici\strutture più alte della nostra posizione nei paraggi e che mollando la presa a metà dell’oscillazione guadagneremo velocità (mentre tenendola fino alla fine avremo una forte spinta verso l’alto).
La UI in tal senso non aiuta, mostrando in maniera disordinata appigli sui cornicioni che se sfruttati (L2+R2) ci agganciano a una parete e interrompono la nostra acrobazia… Col passare delle ore assimilerete i movimenti e spostarsi sarà naturale e piacevolissimo, grazie anche allo sblocco di attività che ci consentono di aumentare il numero di slanci consecutivi, consentendo evoluzioni in aria che ricaricano la barra della concentrazione, etc…
Personaggi e villains celebri ci sono tutti (Electro, Rhino, Scorpione, Taskmaster…) quindi sicuramente tutti i fan potranno dirsi accontentati. Non vi spoilero altro, ma il titolo lascia la strada aperta ad un probabile seguito, grazie ad un paio di chicche niente male. C’è persino un cameo di Stan Lee nel gioco (non è missable, lo vedrete di sicuro)! Non manca proprio nulla, davvero! La realizzazione di tutti i personaggi, sia nelle cutscene che ingame è davvero superbo e il passo in avanti rispetto alle produzioni passate si vede tutto (in certi passaggi siamo praticamente di fronte ad un film dell’uomo ragno!). La trama è convincente e perfettamente integrata nell’universo creato da Marvel, ma una grande pecca è data dagli spoiler generati dagli stessi trailer di gioco che mesi or sono ritraevano Mr. Negative nei panni di Martin Li. Non so se sia esattamente una leggerezza di Insomniac certo è che uno dei villains principali del gioco viene rivelato prima ancora che il gioco inizi e gli altri (presentati anch’essi in un video che ritrae una missione avanzata), beh, sono facilmente intuibili dopo le prime visite all’amico Professor Otto…. Gli spoiler sembrano perseguitare Spider-Man e dopo il clamoroso caso di Tom Holland che ha spoilerato la trama del suo ultimo film, beh…dev’essere destino!
Nonostante questo problemino che, almeno nel mio caso, ha reso tutta la trama alquanto prevedibile, la storia si fa giocare che è un piacere e ci porta verso un finale che ho trovato davvero ottimo!
Non vedo l’ora di potermi godere il seguito.
Conclusione.
Marvel’s Spider-Man è il titolo definitivo per gli amanti dell’arrampicamuri, un piacevolissimo action openworld, con una trama leggera ma ottimamente confezionata. Tecnicamente poi ci troviamo di fronti ad un piccolo miracolo di Insomniac che ha creato una Manhattan meravigliosa anche sulla PS4 base. Purtroppo il gioco non aggiunge davvero nulla al gameplay di titoli simili e a più riprese i rimandi ad altri titoli lasciano una sensazione di deja-vù piuttosto fastidiosa. Se invece non divorate gli openworld come il sottoscritto forse potreste non notare questo aspetto, quindi l’esperienza risulterà ulteriormente gratificante.